I vitigni



Trebbiano: presumibilmente originario del bacino orientale del mediterraneo, si è diffuso dapprima in Italia e poi in Francia (Ugni Blanc). Nel nostro paese viene principalmente coltivato nel Centro e nel sud Italia. Nel nord viene coltivato limitatamente ad alcune aree calde e soleggiate. Nelle Marche è stato uno dei vitigni maggiormente coltivati mentre attualmente la sua coltivazione è in restrizione a vantaggio di altri vitigni autoctoni e di nuova introduzione. Il vino ottenuto da questo vitigno si presenta di colore paglierino, di buona acidità, ma non molto caratteristico dal punto di vista aromatico visto il suo carattere "neutro". Per migliorare le caratteristiche organolettiche, soprattutto sotto il punto di vista aromatico, è preferibile l'uvaggio con altri vitigni migliorativi. Si presta molto bene per la produzione di vini passiti o per produzioni tradizionali quali il "Vino Cotto".

Passerina: vitigno appartenente alla grande famiglia dei trebbiani, è considerato autoctono dell'Italia centro-orientale. Ha trovato il suo areale di diffusione soprattutto nelle Marche e, sotto altre denominazioni, in Abruzzo e in Romagna. Va ricordato come sia stata dimostrata scientificamente la sua identità con il Pagadebito gentile di Romagna. Con la trasformazione della viticoltura promiscua in specializzata, avvenuta negli anni '60, la sua diffusione ha subìto una contrazione a favore del Trebbiano Toscano, vitigno più produttivo ma decisamente meno valido dal punto di vista qualitativo. Vitigno dotato di buona produttività e di un buon livello qualitativo delle uve, soprattutto per quello che riguarda la componente acidica. Il contenimento delle rese produttive potrebbe migliorare il livello zuccherino dei mosti. La sua ricchezza nella componente acidica permette la spumantizzazione, sia con il metodo Charmat che con quello classico. La versatilità di questo vitigno ha favorito la sua introduzione nella DOC "Offida", in cui, oltre alla tipologia "Spumante", ritroviamo anche quelle "Vino Santo" e "Passito".

Pecorino: è una vecchia varietà, probabilmente di origine marchigiana, anche se limitatamente diffuso in alcuni areali dellíUmbria e dell'Abruzzo. Nel tempo dimenticato e confinato nelle zone pedemontane delle provincie di Macerata ed Ascoli Piceno, recentemente riscoperto, si è diffuso anche in altri areali marchigiani in cui viene coltivato per la sua precocità di maturazione e per le sue proprietà di donare una maggiore struttura ai vini bianchi. Tra i vari casi di sinonimia esiste anche quello di "Vissanello" (dalla località Visso - MC) che testimonia l'adattabilità e la diffusione storica di questo vitigno nelle aree interne. Appartiene al gruppo dei "vitigni italici", cioè tutti quei vitigni caratterizzati da un grappolo più o meno serrato, di medie-piccole dimensioni, dotati di una piccola ala e di un residuo pistillare prominente sull'acino. Le caratteristiche analitiche dei mosti sono caratterizzate da una elevata acidità totale, associata ad un'altrettanta elevata gradazione zuccherina e da profumi primari caratteristici.